Forum del Linguist.Letterario-VIII ciclo
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REFERENDUM ABROGATIVO DECRETO GELMINI

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Messaggio  Flo'80 Dom Nov 02, 2008 12:36 pm

Cari colleghi,
come sicuramente saprete, l'opposizione ha intenzione di raccogliere le firme per indire un referendum abrogativo del famigerato Decreto Gelmini, purtroppo approvato e convertito in legge dello Stato il 29 Ottobre scorso.
Il dibattito, momentaneamente, verte sulla formulazione più adatta degli eventuali quesiti referendari: il decreto in questione, infatti, è il 137 e contiene i provvedimenti relativi al "maestro unico"(provvedimento "killer" per gli insegnanti della scuola primaria) e a quattro altre cavolate come il grembiule e il voto di condotta;
I "tagli" alla scuola e all'Università che tanto ci angosciano, sono, invece, contenuti nel d.l. 133, decreto attraverso il quale vengono applicati i provvedimenti in materia di istruzione già stabiliti in finanziaria (d.l. 112).
La difficoltà maggiore concerne proprio tali provvedimenti: la Costituzione, infatti, non ammette il ricorso al referendum per materie inerenti questioni di bilancio dello Stato; per questo motivo sarebbe impossibile ricorrere all'istituto referendario per abrogare gli articoli del decreto relativi alla "razionalizzazione" (bell'eufemismo!) della spesa, cioè i tagli di posti di lavoro...
Ma il dibattito tra i tecnici e i costituzionalisti che si stanno occupando della formulazione dei quesiti è molto acceso e offre soluzioni controverse; sul social network "facebook" si sono creati vari gruppi di opposizione al decreto "Gelmini" e di sostegno al referendum; nelle pagine loro dedicate sono, spesso, presenti pareri di esperti in materia che possono aiutarci ad avere le idee più chiare su una questione che ci riguarda tanto da vicino e sulla quale è opportuno informarsi approfonditamente senza fermarsi alla "vulgata" televisiva con la quale veniamo storditi ogni giorno; per questo motivo, riporto qui di seguito, senza, per motivi di privacy, trascrivere i nomi dei mittenti, alcuni messaggi relativi alla formulazione dei quesiti referendari che ho ricevuto nella mia casella di posta su facebook.
Spero di fare cosa utile e gradita:

Arrow "la difficoltà è nel fatto che i tagli rientrano in quella competenza di bilancio che ai sensi della costituzione non è materia sottoponibile a referendum. Il referendum quindi sarebbe inammissibile in partenza. Bisogna trovare quindi il modo di abrogare quelle norme che esulano dal bilancio tipo la norma sul maestro unico e costruire un quesito parzialmente abrogativo che sia in grado di passare il vaglio di ammissibilità della corte. Ci vuole dunque un pò di pazienza x dare modo ai costituzionalisti di trovare il modo di non vanificare il tentativo. Cmq x l'università vediamo il testo che la ministra ha detto presenterà a breve. Di università infatti ancora devono discutere."

Arrow "Dato che un quesito referendario non può occuparsi di articoli d ilegge inerenti l'economia,una strada possibile è quella della incostituzionalità del ddl 133, in quanto toglie la prerogativa, sancita dall'art. 118 della Costituzione, in base al quale le regioni hanno facoltà decisionale propria in materia di sanità, pubblica sicurezza ed istruzione. Sei regioni, tra le quali il Lazio, hanno intrapreso questa strada...vediamo cosa succederà."

Arrow "La legge di conversione del decreto legge 137/08 può essere tranquillamente oggetto di referendum; la legge 133/08, può anch'essa essere oggetto di referendum per quanto concerne gli articoli sull'Università, ad esclusione di quelli che prevedendo i tagli incidono sul limite "leggi finanziarie e di bilancio" fissato per i referendum dall'art. 75 Cost. Possono quindi essere tranquillamente abrogati l'articolo che prevede la trasfomazione in fondazioni private e quelle che pone pesanti vincoli al turnover."


PS ZALESKY PUOI DARCI IL TUO PARERE? Very Happy Very Happy Very Happy
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Messaggio  gaetanoesse Lun Nov 03, 2008 2:16 am

Grazie per il contributo Flò.
In questi giorni ho fatto girare fra tutti voi un articolo di qualche giorno fa che segnala la causa che alcuni avvocati stanno intentando contro il decreto ormai legge. Secondo questi avvocati la legge risulterebbe incostituzionale perché lederebbe circa 6 o 7 diritti sanciti dalla Costituzione. Per conoscere gli esiti dovremo aspettare, naturalmente, ma è significativo che già alcuni legali si siano messi in moto. Del resto, conoscendo i tempi della giustizia italiana... Suspect forse diventeremo bisnonni quando vinceremo la causa...
Comunque, seguiamo la vicenda. I "cavilli" esistono. Dunque, speriamo nella perizia di qualche bravo giurista.
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Messaggio  Flo'80 Lun Nov 03, 2008 3:11 pm

Sì, Gae, ho letto la tua mail e mi dà un barlume di speranza...
secondo le ultime news il Governo starebbe frenando sulla riforma dell'Università: posto che è, comunque, una piccola breccia che si apre nel granitico decisionismo dell'attuale Esecutivo, non vorrei che lo smantellamento della Scuola Pubblica, approvato la settimana scorsa, passasse nel dimenticatoio e gli unici a rimetterci, alla fine, fossero i lavoratori della scuola solo perchè la loro (la nostra) capacità di condizionamento politico e sociale è molto minore rispetto a quella della "casta" dei docenti universitari che sono ben altra cosa rispetto ai ricercatori precari con i quali non possiamo che solidarizzare profondamente...
Credo, a questo proposito, che si sia fin troppo parlato di "protesta degli studenti" e troppo poco di quella degli insegnanti: da un lato ciò è sicuramente imputabile ad una distorsione mediatica che ha cavalcato, a volte a sproposito, l'onda di un supposto ritorno del '68, dall'altro però credo anche che sia l'effetto di una troppo marginale presenza di una vera protesta da parte di noi docenti, i quali, come spesso accade, siamo più inclini a chiuderci nelle nostre frustrazioni e a rivendicare i nostri diritti solo in forma privata...
Sarà il caso di recitare tutti, (compresa la sottoscritta, ovviamente), un "mea culpa"?
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Messaggio  gaetanoesse Lun Nov 03, 2008 5:58 pm

Cara Flò, sembra diventata una discussione a due, ma in ogni caso interessantissima.
La risposta alla tua domanda finale (e retorica) è: decisamente sì. Un mea culpa enorme va recitato. Alcuni di noi (mi ci metto perché la falsa modestia sarebbe inutilmente ipocrita) hanno partecipato attivamente a varie manifestazioni, cortei e sit-in, hanno informato, hanno fatto "girare" le notizie. Altri hanno preferito non aderire per un milione e mezzo di (più o meno) buoni motivi: a scuola devi chiedere permessi per scioperare, per partecipare ai sit-in; lo stipendio ti viene decurtato - e di questi tempi è quasi impossibile non capire questa motivazione; ci si mette in "cattiva luce" con i presidi o con i colleghi - e questo lo capisco molto meno...
Insomma si tratta di una costellazione di situazioni diverse che però hanno un inquietante aspetto: siamo delle monadi, dispersi, divisi, arroccati nel nostro pessimismo precario. Invece saremmo una forza. Solo considerando i numeri avremmo migliaia e migliaia di persone per le strade... Invece... Niente. Io, come qualche altro povero pazzo/a, ci siamo aggregati a manifestazioni oganizzate dalla scuola (studenti) o dall'università (è vero: io condivido entrambe le precarietà, ma la battaglia è e dev'essere comune). E i precari? Gli abilitati SISSIS, quelli che hanno fatto i corsi abilitanti, quelli che per disgrazia non sono stati chiamati a causa dell'esiguo numero di cattedre, DOVE SONO??? Li ho visti, finalmente, con un minimo di coscienza di categoria (non dico di "classe" per non urtare i "sentimenti" di qualcuno) SOLO il 30!!! Il 30! Cioè, in occasione dello sciopero generale... Insomma! Troppo poco!! Davvero, irrisorio. Speriamo di ottenere qualcosa così? Mi vengono in mente le parole di un sindacalista, conosciuto in questi giorni: le lotte servono ad ottenere qualcosa che non hai e nessuno vuol concederti, e da nessuna parte è scritto che non costi fatica. Lottare equivale a sacrificare qualcosa (80 euro di stipendio, la simpatia dei presidi, le scarpe per camminare 6 ore e mezza dietro a un corteo, 10 euro di sms per divulgare la notizia di una manifestazione)... Dall'altra parte abbiamo persone che hanno deciso per noi, che hanno fatto diventare LEGGE un'insulsa e gretta misura finanziaria che sta di fatto distruggendo l'intero sistema di istruzione (e perché no, di educazione) italiana. A loro servivano tot milioni di euro e li hanno recuperati. Volete che basti a far loro cambiare idea un corteo o uno sciopero?... Ma perché dovrebbe essere così facile? Ma quando è stato così facile?
Vi ricordo che (come dice una nostra collega, insospettabile per queste parole eppure così lucida) quello che chiamiamo oggi SCIOPERO e che consideriamo un diritto era all'origine un'azione ILLEGALE!! Questo dovrà pur significare qualcosa!... Ma chi ha inventato lo sciopero, forse, aveva coscienza di "classe", di "categoria", di "corpo"... Cose che noi (chissà perché poi...) nel nostro monadismo solipsistico (consentitemelo) neppure ci sogniamo di pensare.
Siamo tra i più colpiti dal decreto ormai legge... Eppure siamo i più inerti.
Nonostante ciò, devo anche dire che ci sono realtà che si stanno muovendo DAL BASSO. Mi auguro che sapremo far tesoro della loro esperienza. Avremmo ragione di deprimerci, ma ne abbiamo ancor di più a volerci INCAZ..re!!!
Non basta scendere in piazza o star dietro a un corteo anche se sono azioni necessarie in questo momento. Abbiamo anche bisogno di coordinamento, di incanalare la nostra forza e la nostra energia verso obiettivi concreti. In questi giorni diversi docenti di ruolo che hanno partecipato attivamente alle proteste ("ma chi glielo fa fare?" si potrebbe dire. Eppure loro, almeno loro, in piazza ci sono!) hanno suggerito molti modi di manifestare il dissenso fin dentro alle aule. Sconforta non sapere che rispondere quando ti chiedono: "Ma i tuoi colleghi dove sono?"

Solo 9 righe ancora... Fai bene a fare una differenza fra strutturati e precari dell'Università, c'è un abisso. Ma innanzitutto è bene ricordare che nonostante da un lato esista "parentopoli", all'interno della "casta" di cui parli ci sono professori serissimi che sono i primi a denunciare le cose che non vanno. Secondo, è proprio dai precari che stanno partendo serie, decise e vibrate proteste contro la distruzione dell'Università pubblica. Last, but not least, non dimentichiamo neppure che non si tratta di difendere lo status quo, ma di riformare davvero un sistema che è in crisi. Non lo si può fare con i tagli, però! Quelli soffocano e affossano del tutto ogni speranza. Una riforma, seria, sarebbe la benvenuta: anche su questo fronte si stanno impegnando alcune "avanguardie" dell'Università. E' il caso di non cedere alla malinformazione mediatica che tenta di far passare le proteste universitarie come un movimento creato per difendere tutte le brutture e storture del sistema accademico, quasi si trattasse di un esercito bianco in difesa dello zar!
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Messaggio  Flo'80 Lun Nov 03, 2008 8:10 pm

Inizio dall'ultima questione da te sollevata, quella relativa alle proteste degli universitari, per precisare che la mia voleva essere solo una provocazione... sono assolutamente e profondamente convinta che, come tu giustamente sottolinei, il corpo docente universitario sia pieno di persone ricche di esperienza e preparazione nonchè moralmente ineccepibili; e concordo pienamente sulla necessità di non formarsi un'opinione in materia solo sulla base delle fin troppo manipolate informazioni che ci vengono dai media...
Per il resto, non posso che sottoscrivere (anche con una punta di imbarazzo) tutto quanto tu dici a proposito della nostra assoluta disgregazione.
A margine, voglio solo annotare qualche impressione che ho ricavato partecipando ad una manifestazione studentesca la scorsa settimana e che, come ho avuto modo di dirti con altro mezzo, mi ha lasciato un po' perplessa e amareggiata.
Il primo dato concerne l'impressionante sproporzione fra il numero di studenti di scuola superiore presenti e il numero pressochè nullo di insegnanti; ma su questo mi pare che abbiamo già abbondantemente dibattuto, serva da ulteriore conferma; l'altro aspetto che, invece, mi preme sottolineare è la sensazione che lo spettacolo che questa manifestazione ha offerto a chi la guardasse dall'esterno, non rendesse giustizia alla sacrosanta causa per la quale ha avuto vita; mi spiego: una piazza gremita di ragazzini visibilmente inconsapevoli delle motivazioni autentiche per le quali si trovano lì ed urlanti slogan banali per non dire ridicoli, non solo, a parer mio, non serve all'affermazione dei diritti per i quali ci battiamo (o dovremmo batterci) ma, peggio, mina la credibilità di tali manifestazioni nonchè la loro capacità di esercitare un'adeguata pressione sociale, politica, mediatica; per questo mi ha messo molta tristezza trovarmi lì, in mezzo a loro, con qualche telecamera che tentava di carpirne, quasi aspettandoli al varco, le intemperanze; mi ha amareggiato vedere tanti di loro, compresi i già pochi insegnanti presenti, disperdersi e svuotare la piazza dopo poco più di un'ora...
Tornando a casa, ho captato qua e là i commenti di tanti cittadini (e su questo termine si dovrebbero aprire ulteriori discussioni...) che si lamentavano dei disagi provocati da questa "massa di ignoranti" (cito testualmente) alla circolazione e (udite, udite!) al tasso di inquinamento del centro-città... ho sentito persone dire "non si hanno più i soldi per fare la spesa e dovremmo spenderne altri per insegnanti inutili..." e via su questo tono...
E allora, alla fine di tutto questo discorso forse anche un po' sconnesso e fine a se stesso, quello che mi viene da pensare è che, probabilmente, un guasto serio nel sistema educativo italiano c'è ed affonda le radici in una ben più profonda deriva culturale che è madre di tutti i mali qui in discussione: la totale assenza di una coscienza di classe di noi insegnanti, e uso questa espressione nonostante mi renda conto possa urtare la sensibilità di qualcuno, l'inconsapevolezza e l'ignoranza di tanti adolescenti, il qualunquismo di tanta gente e, quindi, per forza di cose anche la facilità con la quale il "Palazzo" sta riuscendo a scardinare ed avvilire l'intera Istruzione e Formazione italiana.
Credo che sia ora di cercare e di trovare soluzioni ad un problema così grande e credo che ciò sia possibile farlo solo partendo dal basso...
Spero di non avervi annoiato troppo e spero di potere, a mia volta, leggere i vostri pareri...
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Messaggio  BigLebowski Mar Nov 04, 2008 9:34 pm

Ragazzi che piacere leggere i vostri interventi!!!!

Direi di aver imparato molto più dalla lettura delle vostre parole sullo sconvolgimento normativo in corso che da chiacchierate varie sull'argomento.
A proposito di informazione: di mattina sono passato da Piazza Castelnuovo e mi sono fermato a parlare con dei ragazzi che hanno allestito un banchetto ben organizzato con il fine, appunto, di diffondere notizie chiare e fondate sulla legge 133 e sui suoi effetti futuri.
Anche da loro ho sentito parlare dei possibili spiragli per l'abrogazione di parti della legge, anche se in materia finanziaria. Spero in particolare che sia davvero attacabile la questione del blocco del turn-over, come affermato da molti.

Quanto alla questione "partecipazione" mi tocca risentire un vecchio adagio...
Tutto è affidato alla sensibilità di ognuno di noi: questa è la realtà! E se poi questa delega non è sufficiente a riempire assemblee e piazze si può solo provare rammarico e cercare di comprendere quali ragioni abbiano determinato la scelta di non difendere noi stessi nella maniera più decisa e partecipe.

Ci sono ancora ampi spazi di manovra per proteste e iniziative. Partecipiamo e sensibilizziamo tutti quelli che conosciamo a partecipare; non smettiamo di parlare dell'argomento; diffondiamo le notizie e le iniziative e poi accettiamo serenamente che si può pensarla in maniera diversa... tutto qua.

PS
nel recitare il mio personale "mea culpa", ringrazio entrambi per le notizie e per il prezioso passaparola.
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Messaggio  gaetanoesse Ven Nov 07, 2008 3:22 am

Flo'80 ha scritto:Inizio dall'ultima questione da te sollevata, quella relativa alle proteste degli universitari, per precisare che la mia voleva essere solo una provocazione... sono assolutamente e profondamente convinta che, come tu giustamente sottolinei, il corpo docente universitario sia pieno di persone ricche di esperienza e preparazione nonchè moralmente ineccepibili; e concordo pienamente sulla necessità di non formarsi un'opinione in materia solo sulla base delle fin troppo manipolate informazioni che ci vengono dai media...

Infatti. Esistono i nepotismi di cui parlano i giornali, ma esistono anche tante persone che non usano corsie preferenziali. Non è possibile, credo, fare classifiche o produrre dati statistici... Ma, come dovunque ci sia l'"umano", esistono persone splendide e persone che non valgono due lire.

Flo'80 ha scritto: Per il resto, non posso che sottoscrivere (anche con una punta di imbarazzo) tutto quanto tu dici a proposito della nostra assoluta disgregazione.

Forse il mio intervento è suonato come un rimprovero. Non voleva esserlo. C'era solo un po' di rabbia per quello che vedo attorno a noi. E rabbia perché potremmo fare moltissimo tutti insieme. Credo nell'auto-organizzazione, nella democraticità e nell'incisività di tutto ciò che parte dal basso come manifestazione di gruppo. "Loro" ci dominano meglio se siamo divisi, spaccati, monadi, menefreghisti o lassisti... Non dimentichiamolo!!
Detto ciò, so bene che alcuni di noi colleghi stanno lavorando molto bene, impegnandosi attivamente e nei limiti delle proprie possibilità. In effetti c'è da dire anche che siamo una categoria "ricattabile" per il solo fatto di essere precari. Inoltre, in tempi duri come questi so bene cosa può significare perdere una giornata di lavoro per uno sciopero. Solo, propongo di non dimenticare che non chiediamo l'impossibile, ma solo ciò che in un paese civile dovrebbe essere fra i diritti fondamentali: la dignità di un lavoro. La lotta, quasi sempre, per essere efficace richiede di sacrificare qualcosa in vista di un bene più grande. Magari in questo frangente questa battaglia è sentita più da alcuni che da altri anche per le diverse condizioni in cui (per fortuna) ci troviamo. Alcuni di noi non hanno nemmeno uno straccio di incarico, altri se la sono cavata meglio. Non dobbiamo però dimenticarci che il prossimo anno, se tutto rimane com'è, quasi tutti conosceremo il peggio che quest'anno solo alcuni di noi stanno sperimentando.


Flo'80 ha scritto: A margine, voglio solo annotare qualche impressione che ho ricavato partecipando ad una manifestazione studentesca la scorsa settimana e che, come ho avuto modo di dirti con altro mezzo, mi ha lasciato un po' perplessa e amareggiata.
Il primo dato concerne l'impressionante sproporzione fra il numero di studenti di scuola superiore presenti e il numero pressochè nullo di insegnanti; ma su questo mi pare che abbiamo già abbondantemente dibattuto, serva da ulteriore conferma; l'altro aspetto che, invece, mi preme sottolineare è la sensazione che lo spettacolo che questa manifestazione ha offerto a chi la guardasse dall'esterno, non rendesse giustizia alla sacrosanta causa per la quale ha avuto vita; mi spiego: una piazza gremita di ragazzini visibilmente inconsapevoli delle motivazioni autentiche per le quali si trovano lì ed urlanti slogan banali per non dire ridicoli, non solo, a parer mio, non serve all'affermazione dei diritti per i quali ci battiamo (o dovremmo batterci) ma, peggio, mina la credibilità di tali manifestazioni nonchè la loro capacità di esercitare un'adeguata pressione sociale, politica, mediatica; per questo mi ha messo molta tristezza trovarmi lì, in mezzo a loro, con qualche telecamera che tentava di carpirne, quasi aspettandoli al varco, le intemperanze; mi ha amareggiato vedere tanti di loro, compresi i già pochi insegnanti presenti, disperdersi e svuotare la piazza dopo poco più di un'ora...

C'ero anch'io. I contenuti ci vogliono, sempre. Specie in piazza e contro questo decreto liberticida. Così, con gli slogan facili o offensivi si diventa preda facile di chi vuole "marciarci". Magari i ragazzi potrebbero essere meglio informati dai docenti... oooops... Che dico!.. Meglio che mi fermo qua...

Flo'80 ha scritto: Tornando a casa, ho captato qua e là i commenti di tanti cittadini (e su questo termine si dovrebbero aprire ulteriori discussioni...) che si lamentavano dei disagi provocati da questa "massa di ignoranti" (cito testualmente) alla circolazione e (udite, udite!) al tasso di inquinamento del centro-città... ho sentito persone dire "non si hanno più i soldi per fare la spesa e dovremmo spenderne altri per insegnanti inutili..." e via su questo tono...
E allora, alla fine di tutto questo discorso forse anche un po' sconnesso e fine a se stesso, quello che mi viene da pensare è che, probabilmente, un guasto serio nel sistema educativo italiano c'è ed affonda le radici in una ben più profonda deriva culturale che è madre di tutti i mali qui in discussione: la totale assenza di una coscienza di classe di noi insegnanti, e uso questa espressione nonostante mi renda conto possa urtare la sensibilità di qualcuno, l'inconsapevolezza e l'ignoranza di tanti adolescenti, il qualunquismo di tanta gente e, quindi, per forza di cose anche la facilità con la quale il "Palazzo" sta riuscendo a scardinare ed avvilire l'intera Istruzione e Formazione italiana.
Credo che sia ora di cercare e di trovare soluzioni ad un problema così grande e credo che ciò sia possibile farlo solo partendo dal basso...
Spero di non avervi annoiato troppo e spero di potere, a mia volta, leggere i vostri pareri...

Dobbiamo parlare, parlare, informare. La "gente" al di fuori (anche di poco) del mondo della scuola o dell'Università non conosce (o non se ne interessa, spesso: cosa c'è di peggio?) i termini della questione e ripete acriticamente le versioni "ufficiali" del governo (leggi: BUGIE!). Quindi, usiamo il nostro mestiere: insegniamo, spieghiamo loro come stanno le cose davvero, proviamoci almeno... Quanti più sanno, tante più chances abbiamo di battere le "loro" (del governo) parole artefatte e sofisticamente subdole. Dobbiamo combattere anche contro una disinformazione impressionante che spesso contribuisce a creare divisioni e a deligittimare la protesta, con zelo da armata zarista.
Nessuna noia... del resto mi pare che sia una conversazione ormai solo a tre...
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Messaggio  Flo'80 Ven Nov 07, 2008 11:31 am

Prima una cosa personale: ma dove diavolo sei finito ieri sera???? scratch

E andiamo a qualche annotazione sull'assemblea che si è tenuta ieri pomeriggio presso la Facoltà di Scienze Politiche:

1) come sempre c'era molta meno gente di quanto sarebbe dovuta essercene ma è pur vero che, contemporaneamente, si stavano tenendo seminari e tavoli tecnici a Lettere ed Ingegneria;
2) si è discusso sulle iniziative di protesta da portare avanti nei prossimi giorni, nella convinzione da parte di molti che il referendum ventilato sia solo uno specchietto per le allodole che sta producendo l'effetto paradosso di sgonfiare la protesta di massa e di piazza che va avanti ormai da settimane: secondo questa linea di pensiero NESSUN REFERENDUM, COMUNQUE VENGA FORMULATO, POTRA' MAI ANDARE AD INTACCARE IL CUORE PULSANTE DI QUESTA "RIFORMA" E CIOE' I TAGLI DI RISORSE FINANZIARIE E, QUINDI, DI POSTI DI LAVORO.
Per questo motivo si stanno già aprendo dei tavoli tecnici finalizzati allo studio delle bozze dei decreti attuativi delle leggi 133 e 137, dalle quali bozze trapela qualche piccolo passo indietro rispetto alla prima formulazione delle due leggi...
Inoltre, è emersa la necessità assoluta di continuare a mobilitarsi in massa per fare pressione sull'Esecutivo con l'unico obiettivo di disinnescare l'azione devastante dell'intera riforma.
In questo senso, ci si è resi conto che sarebbe importante riuscire a fare muovere la Regione: come saprete gli Enti Regionali hanno autonomia in materia di gestione di risorse relativamente ad Istruzione e Sanità ed, infatti, sono già tante le Regioni che hanno sollevato la loro protesta contro i provvedimenti del Governo; in particolare, le province autonome di Trento e Bolzano hanno chiaramente detto che non attueranno la riforma "Gelmini". Ma delle possibilità ci sono anche per noi: già è stata fatta qualche rimostranza da parte del nostro governo regionale col quale, seppur obtorto collo, dovremmo cercare di interloquire per coordinare la protesta.
3) Questi, infine, i prossimi appuntamenti:

7/11/2008 h. 10,00 - corteo studentesco da Ingegneria
7/11/2008 h. 16,00 - assemblea dei docenti c/o "Istituto Einstein" (zona via Malaspina)
7/11/2008 h. 21,00 - fiaccolata da P.zza Croci a P.zza Massimo
8/11/2008 h. 9,00 - sit-in davanti alla Regione (P.zza Indipendenza) del movimento dei precari

A data ancora da destinarsi sarà riconvocata l'assemblea cittadina; è al vaglio la possibilità di uno sciopero generale giorno 12; sono già previste mobilitazioni nazionali per i giorni 14-15-16.

Spero che qualcuno, passando di qui, possa trovare utili queste informazioni... qualcuno oltre Gae e Big che sono già ampiamente informati... Wink
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Messaggio  Fily Ven Nov 07, 2008 4:27 pm

Salve ragazzi...
che dire... avete ragione, su tutto...
Non ci stiamo comportando nel modo che sarebbe giusto innanzitutto per noi stessi, per difendere i nostri diritti, e io per prima non ho fatto quasi nulla, non ho partecipato quasi a nessuna iniziativa tra quelle proposte e gli impegni non sono una buona giustificazione (anche perchè se vogliamo continuare ad averne di impegni, è meglio che apriamo gli occhi subito e ne difendiamo sin da ora la possibilità)
La presenza di ognuno di noi è preziosa, sempre... E non è vero che se manca uno è la stessa cosa, perchè tanti "uno" fanno le centinaia e le migliaia.
Se non ho patecipato, ciò non è dovuto a scarsa convinzione per la lotta o a disinteresse, sono preoccupata e inc....ta tanto quanto voi!
Purtroppo, me ne capita sempre una nuova che mi crea problemi vari...
Ma questo non vuole essere una giustificazione, nè, tantomeno, penso che le vostre parole siano rimproveri...
Sono le cose più giuste che possiate dire... Più siamo e meglio è, più dura la lotta più ci si fa sentire col rumore del dissenso. Non si può permettere che tutto finisca proprio ora, non possiamo arrenderci al disastro che incombe dietro l'angolo...
Che dire? E' doveroso ringraziare Gaetano che diffonde continuamente e puntualmente a tutti noi queste informazioni tanto preziose, come è giusto ringraziare anche Flò...
Per il resto, ognuno di noi rifletta bene sulla situazione e con se stesso, valuti la sua posizione, le sue convinzioni e agisca di conseguenza.
Ma io sono proprio l'ultima che può permettersi di fare "prediche" qui dentro
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Messaggio  Flo'80 Ven Nov 07, 2008 6:55 pm

Fily non devi giustificarti! Very Happy Se diciamo alcune cose è solo per scambiarci delle idee e per tenere informati coloro che non lo fossero sulle evoluzioni di una situazione che riguarda, tristemente, tutti noi...
Nessuno di noi può sempre partecipare a tutto e nessuno è in condizione di fare "prediche"... l'importante è non assopirsi in un arreso "tanto non serve a niente"... bisogna combattere, combattere, combattere con l'unica arma che abbiamo e che è il nostro pensiero e la nostra capacità di comunicare...
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Messaggio  Fily Ven Nov 07, 2008 9:27 pm

Cara Flò... ripeto: io ritengo che tutto quelo che diciate sia profondamente giusto, non leggo rimproveri o prediche nelle vostre parole e sono ben lontana dal ritenere che tutte queste iniziative "non servano a nulla"... servono eccome!!!
Ecco perchè mi dispiace tanto non potervi partecipare la maggior parte delle volte, perchè ne capisco l'importanza fondamentale che rivestono per tutti...
Non è una giustificazione è soprattutto rammarico
No
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Messaggio  gaetanoesse Sab Nov 08, 2008 3:28 am

Grazie Flò. Grazie Fily.
Sono dell'idea che non dobbiamo arrenderci proprio ora. La lotta diventa lunga? Bene, ci daremo il cambio e ci saremo tutti. Se solo quattro di noi fossero presenti a ogni iniziativa potremmo coprire ininterrottamente un mese di fila di proteste. Come dice Fily anche un "uno" fa "migliaia" se moltiplicato. Il futuro è anche nelle nostre mani. Non dimentichiamolo. Nessun rimprovero, nessun "primo della classe". Solo, gente che deve prendere coscienza di appartenere a una "categoria" (se non vogliamo usare "classe"). Da queste pagine, da questo spazio intanto possiamo raccontarci tutte le novità, possiamo informarci a vicenda. Non è tutto, ma è importante. Poi: scendiamo in piazza, coordiniamoci, organizziamoci.
A proposito, grazie Flò. Andiamo avanti! Fily: siamo tutti in tempo per rimediare a precedenti assenze. Le iniziative, come vedi, sono quasi giornaliere...

Hasta siempre!
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Messaggio  memole Sab Nov 08, 2008 9:03 pm

Salve ragazzi...
...che dire...
...l'amarezza regna sovrana...
...credo di essere rimasta l'unica scema a non credere che le cose cambieranno...perdonate il pessimismo: apprezzate la sincerità...possono scendere in piazza bilioni di insegnanti e questo fantastico governo non si muoverà dalle sue posizioni di un solo millimetro! Proteste...scioperi...slogan...
Ho avuto modo di parlare con Flò in diverse occasioni della questione...lei sa come la penso: ho preso ore di permesso per partecipare alle assemblee sindacali sottraendo ai miei alunni il loro diritto allo studio...ho scioperato il 30 e, come giustamente ha fatto notare Gaetano, di questi tempi...mi tengo informata per quanto possibile barcamenandomi tra impegni vari (come tutti, per carità!) ma vi dico candidamente che quando poi vedo a cosa si risucono queste manifestazioni mi viene proprio voglia di piangere! E non vi partecipo...non a queste condizioni! Mi dispiace...sono convinta che sia tutto inutile e lo affermo senza nascondermi dietro un dito...per i prossimi tre anni "leccheremo la sarda"...punto.
Consapevole di essere stata fortunata con l'incarico ad agosto...consapevole di rimanere a casa l'anno prossimo...
...disfattista...
...attendo il cambio di governo...quanto manca alle prossime elezioni?
Vi chiedo davvero scusa...forse non dovevo scrivere...
Voi avete detto verità innegabili: l'unione fa la forza...ma parliamoci chiaro: l'unione non c'è...
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Messaggio  Flo'80 Dom Nov 09, 2008 2:13 pm

Ciccia sai anche tu come la penso e sai anche che, per certi aspetti, riesco anche a comprendere la tua posizione... ma io sono un'inguaribile sognatrice che ancora non si è rassegnata a lasciarsi andare, pur avendone mille volte la tentazione, al più triste dei disfattismi... Ripeto, la tua disillusione ha fondate ragioni di esistere ma permettimi di dire che, forse e sottolineo FORSE è la somma di migliaia di disillusioni come la tua che porta a quella verità incontestabile con la quale chiudi il tuo intervento: l'unione non c'è.
Chi può negarlo? E' stato stigmatizzato più volte nei post precedenti ma l'unione non è un concetto astratto dato a priori... è la mia lotta più la tua più quella di tutti coloro che si sentono lesi nei loro diritti e nelle loro opportunità dalle leggi su cui dibattiamo... e allora probabilmente non è l'unione che non c'è ma, prima di tutto, la voglia di lottare e di non aspettare passivamente gli eventi...
Sui danni che questo atteggiamento ha provocato e continua a provocare a lungo termine a tutto il sistema si potrebbero scrivere pagine ma mi fermo qui sperando in tempi migliori per tutti...
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Messaggio  gaetanoesse Dom Nov 09, 2008 2:14 pm

Certo, l'unione non c'è. Ed è questo il problema vero. Essere disfattisti però non serve. Non credo che nessuno di noi pensi di riuscire a cambiare qualcosa con delle manifestazioni. Ciò che occorre è ANCHE questo. Di fatto, in tutta Italia, si susseguono le manifestazioni, le occupazioni, gli scioperi, le assemblee, i meeting, i sit-in... Se questa forza dal basso non avesse fatto tutto quello che sta facendo avrebbero già presentato la bozza sull'Università. Invece, per esempio, non è avvenuto. L'hanno rimandata e hanno capito che non possono non trattare!! Questo è un primo successo. Si è creato un movimento, uno stato d'agitazione nazionale. Non facciamo i deterministi siciliani che piegano sempre la schiena al padrone, qualunque esso sia. Nel nostro paese le cose vanno male, forse tutto quello che stiamo facendo non servirà, è un'ipotesi. Ma non è l'unica. E lo dimostrano i numeri. Se tutti fossero disfattisti, cara Memole, i telegiornali, i giornali, la radio sia in Italia, sia all'estero, non parlerebbero di noi. Ora, è chiaro che tutti viviamo in QUESTo mondo e non nel paese delle meraviglie di Alice e sappiamo bene che le cose potrebbero (ma POTREBBERO, condizionale) andare ugualmente male. Però, almeno, ci stiamo provando. E ci spariamo le cartucce che abbiamo. Sinceramente, e non è un rimprovero ma solo un punto di vista, non mi va di abbassare la schiena aspettando che passi la "piena" o che cambi la marea... Lo facciamo per qualsiasi cosa, l'abbiamo fatto per secoli. Basta! Insegniamo ai nostri alunni libertà e democrazia? Bene, allora dovremmo essere capaci di opporci con ogni mezzo concessoci dalla nostra democrazia a questa incipiente dittatura. Non ce li abbiamo 5 anni per attendere che cambi legislatura... Almeno non io.
Come abbiamo detto più volte la piazza, le assemblee, gli scioperi si riempono di gente come me e come te. Se tutti ce ne stiamo a casa a nulla varrà. Se ci sono certi "numeri" è perché OGNUNO di noi NON sta a casa. Sul fatto che le manifestazioni siano organizzate male o ci siano slogan stupidi... Beh, proponiamo alternative! Una piazza gremita di gente è talmente eterogenea da non permettere grandi sottigliezze. Ognuno è lì anche per dare il proprio contributo. Scriviamo striscioni con riferimenti alla letteratura. Coniamo slogan che siano intelligenti. Ma, lottiamo!

Un abbraccio.


Ultima modifica di gaetanoesse il Dom Nov 09, 2008 2:25 pm - modificato 1 volta.
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Messaggio  Flo'80 Dom Nov 09, 2008 2:18 pm

Ovviamente quoto tutto.
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Messaggio  gaetanoesse Dom Nov 09, 2008 2:22 pm

Flo'80 ha scritto:Ovviamente quoto tutto.

Very Happy Very Happy Wink
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Messaggio  memole Lun Nov 10, 2008 9:23 pm

Cari...
...lungi da me l'accendere una polemica...e proprio con voi, poi! Very Happy
Non ho abbassato la schiena...ho incassato il colpo, che è diverso! Non prevedo nulla di buono, lo ammetto candidamente...non credo in miracolosi ribaltoni nè in fantasmagorici ribaltamenti di numeri...non ci credo...non ce ne sono le premesse...nè le intenzioni...neanche in lontananza...forse il mondo dell'università verrà graziato? Allora noi della scuola preghiamo per un'amnistia...
Se pensassi, anche solo lontanamente, di potere fare qualcosa di utile, la farei...ma quella legge è lì...sotto gli occhi di tutti...e rimango convinta che con tutte le buone intenzioni che animano tutti noi...nulla potremo...si continua, certo, ma senza troppe illusioni... Crying or Very sad
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Messaggio  Flo'80 Mar Nov 11, 2008 6:29 pm

Figurati, nessuna polemica... solo diversità di punti di vista... ma del resto mi conosci bene e lo sai... Smile


Non mi piace farne una specie di guru ma queste parole esprimono perfettamente quello che penso:

"Change will not come if we wait for some other person or if we wait for some other time. We are the ones we’ve been waiting for"

Barack Obama
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Messaggio  Flo'80 Mer Nov 12, 2008 1:02 pm

DAL SITO DELLA CGIL



E' pronta la bozza del primo regolamento per dare attuazione ai tagli
al personale della scuola previsti dall'articolo 64 del decreto legge
112/2008. Il provvedimento, che agisce sulla riorganizzazione della
rete scolastica, prevede un aumento generalizzato del numero di alunni
per classe, e l'utilizzo fungibile dei docenti che andranno in
esubero. Tutto secondo quanto già disposto nel piano programmatico del
ministero dell'istruzione. L'unica novità è che le scuole di montagna
dovrebbero salvare la pelle. Stando a quanto riferito dal
sottosegretario all'istruzione, Giuseppe Pizza, in VII commissione
alla camera, il 6 novembre scorso, i tecnici di viale Trastevere
sarebbero al lavoro per introdurre deroghe al numero minimo di 300
alunni, per evitare l'accorpamento di queste scuole ad altre più
grandi. Ma nella bozza di decreto, per il momento non se ne parla.
Restano, comunque, tutti gli altri colpi di scure del governo. Si
tenga presente che il decreto prevede la possibilità di incrementare
il numero massimo degli alunni per classe di un ulteriore 10% rispetto
ai parametri regolamentari. Il tutto parte con le classi che si
formeranno dal prossimo anno.

Alunni disabili

Le classi delle scuole di ogni ordine e grado che accoglieranno un
alunno portatore di handicap dovranno essere costituite con un numero
massimo di alunni fino a 22, elevabile fino a 24. Sempre che non si
sfori l'organico provinciale. Nel qual caso la classe sarà costituita
come se il disabile non ci fosse.

Scuola dell'infanzia

Confermate le due tipologie esistenti: 40 ore e 25 ore Le sezioni
saranno costituite con un numero massimo di 26 bambini e minimo di
18.

Scuola primaria

Nella scuola primaria si potranno avere classi funzionanti a 24 ore
settimanali (maestro unico); 27 ore ( senza orario facoltativo); 30
(con orario facoltativo) e, nel caso del tempo pieno, con 40 ore
settimanali.Tale ultima possibilità sarà assicurata tramite la
conferma dello stesso numero di classi a tempo pieno autorizzate per
l'anno in corso.

Le classi saranno costituite con non meno di 15 e non più di 27
bambini. Le pluriclassi, invece, con non meno di 8 e non più di 18
bambini. Nelle scuole e nelle sezioni staccate funzionanti nei comuni
montani, nelle piccole isole, nelle aree geografiche abitate da
minoranze linguistiche potranno essere costituite classi in deroga a
questi parametri, ma comunque con non meno di 12 lunni.

Iil caso inglese

L'insegnamento della lingua inglese sarà affidato ad un insegnante di
classe opportunamente specializzato. Il piano di formazione
linguistica di durata triennale sarà, nel primo anno, della durata di
150/200 ore e sarà obbligatorio.

Scuola media

Le classi prime delle scuole medie e delle relative sezioni staccate
saranno costituite da non più di 27 e non meno di 18 alunni. Le
eventuali iscrizioni in eccedenza possono essere ripartite tra le
classi parallele della stessa scuola o sezione staccata.

Le classi funzionanti a tempo prolungato saranno ricondotte all'orario
normale qualora non dispongano di servizi e strutture per lo
svolgimento obbligatorio di attività in fascia pomeridiana per almeno
tre giornate a settimana, e non sia previsto il funzionamento di un
corso intero a tempo prolungato.

Scuole superiori

Le prime classi degli istituti e scuole di istruzione secondaria
superiore, saranno costituite con non meno di 27 allievi.

Le prime classi di sezioni staccate, scuole coordinate, sezioni di
diverso indirizzo o di specializzazione funzionanti con un solo corso
dovranno essere costituite con un numero di alunni di norma non
inferiore a 25.

Gli alunni che eventualmente dovessero essersi iscritti in più, e che
non sono tali da completare una nuova classe, saranno redistribuiti
sulle classi già esistenti che potranno arrivare fino a un massimo di
30 alunni.

Soprannumerari (n.d.r. si parla di insegnanti già di ruolo)

Tutte le cattedre delle superiori saranno ricondotte a 18 ore anche se
questa operazione determinerà situazioni di soprannumerarietà.

In ogni caso, i docenti che andranno in esubero, in tutti gli ordini
di scuola, saranno utilizzati in maniera fungibile. E dunque, se
risulteranno in possesso della relativa abilitazione o almeno del
titolo di studio di accesso alla classe di concorso saranno utilizzati
anche in altri insegnamenti. In mancanza di sede disponibile, saranno
messi a disposizione su tre scuole anche di diversi comuni.



Che ne pensate?
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Messaggio  maestro yoda Mer Nov 12, 2008 9:41 pm

penso che siamo sempre più nei guai: più studenti per classe=meno classi=meno docenti.
Date un'occhiata a quest'articolo sui tecnici e professionali
Resoconto Gilda su incontro per Istruzione tecnica e professionale

Il giorno martedì 11 novembre 08 alle ore 11 presso la sede del MIUR a Viale Trastevere è stata convocata dall’amministrazione (Dott.ssa Nardiello, Prof. De Toni) una riunione con la presenza di tutte le sigle sindacali rappresentative per affrontare il problema del riordino degli istituti professionali e tecnici. Queste le principali note di rilievo, a fronte di una comunicazione che ha dimostrato una oggettiva difficoltà del MIUR di procedere in tempi brevi ai decreti e ai provvedimenti applicativi di cui all’art. 64 della Legge 6 agosto 2008, n. 133.
Novità di rilievo è che il MIUR intende procedere al riordino degli Istituti professionali contestualmente a quello degli Istituti Tecnici. Nella precedente riunione invece era stato comunicato che il riordino dei professionali sarebbe avvenuto con un ritardo di un anno. Il riordino di tutta l'istruzione professionale e tecnica, partendo dalla classe prima, dovrebbe quindi essere operativo dall'a.s. 2009/10.
• Il riordino degli Istituti professionali vedrebbe una drastica riduzione degli attuali indirizzi in due settori generali (settore industria e artigianato e settore servizi). Nel settore industria e artigianato verrebbero ricompresi gli indirizzi delle produzioni industriali e artigianali; nel settore dei servizi verrebbero ricompresi i servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, i servizi di manutenzione e assistenza tecnica, i servizi socio-sanitari, i servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera, i servizi commerciali.
• Il ciclo di studi degli IP sarebbe di cinque anni, ma le regioni potranno avvalersi delle strutture e delle risorse umane degli IP statali per offrire percorsi di istruzione professionale con qualifiche triennali o quadriennali, ambedue con la possibilità di completamento al quinto anno con esame di stato finale.
• La quota di flessibilità oraria per gli IP è prevista al 25% nel primo biennio, al 35% nel secondo biennio e al 40% nell'ultimo anno del ciclo. La quota di flessibilità degli IT resterebbe inalterata rispetto alla precedente ipotesi (20% nel primo biennio, 30 % nel secondo biennio, 35% nell'ultimo anno del ciclo di studi).
• Le quote orario comuni dovrebbero avere, con minime differenze, stessa consistenza negli IP e negli IT. Il titolo finale sia per gli IP che per gli IT deve essere congruente con i risultati di apprendimento definiti nella Raccomandazione dell'Unione Europea del 23 aprile 2008 (4° livello EQF).
• L'organizzazione degli IP prevede la costituzione di dipartimenti, di un comitato tecnico-scientifico paritetico composto dal DS, da docenti e da esperti nel mondo del lavoro e delle professioni. Gli IP potranno avvalersi con la stipula di contratti d'opera in relazione ai criteri indicati dal comitato di esperti nel mondo del lavoro e delle professioni.
• Importante è stata la chiarificazione della differenziazione tra Istruzione Tecnica e Professionale. L'istruzione tecnica sviluppa competenze in precisi ambiti tecnologici/metodologici (tecnologia/metodologia come variabile discriminante dell'istruzione tecnica); l'Istruzione Professionale sviluppa competenze in precisi ambiti di settore/filiera (settore/filiera come variabile discriminante dell'istruzione professionale). In concreto spettano all'istruzione tecnica i contenuti tecnico-scientifici generali (high-tech) mentre spettano a quella professionale i contenuti tecnico-relazionali (high-touch).
• Risulta certa l'estinzione a partire dalla classe prima dell'a.s. 2009/10 degli Istituti D'Arte che sarebbero ricondotti nei futuri Licei Artistici.
• I quadri orari che circolano nelle mani di molti colleghi e soprattutto nelle mani di diversi dirigenti scolastici non hanno alcun valore.
• Il progetto di riorganizzazione della rete scolastica, a detta della Dott.Nardiello, dovrebbe vedere la netta separazione tra Istruzione Tecnica e Istruzione Professionale evitando la creazione di Istituti comprensivi delle due realtà. In concreto si propone lo scorporo degli IP attualmente incorporati.
Alcune riflessioni che sono state riportate dalla delegazione della Gilda al tavolo del MIUR.
• Appare evidente che i tempi tecnici di presentazione e applicazione dei decreti attuativi sono ancora lunghi (manca ancora il parere obbligatorio delle competenti commissioni parlamentari, manca ancora un atte di indirizzo definito dalla conferenza Stato-Regioni), ecc.).
• E' sconcertante che si sia già iniziata nelle scuole medie e superiori l'attività di orientamento a fronte di un quadro caotico di riferimento per gli assetti della futura istruzione secondaria superiore e che l'orientamento in atto faccia riferimento agli indirizzi esistenti creando confusione e false aspettative per studenti e famiglie interessati.
• E' altresì inaccettabile che continuino a circolare in tutta Italia prospetti di quadri orari di vari futuri Istituti Tecnici (ottenuti chissà come da alcuni dirigenti scolastici) senza che questi siano stati presentati formalmente alle OO.SS. e senza che essi abbiano la pur minima validità sia formale che sostanziale.
• Risulta difficile immaginare in tempi brevi un riassetto complessivo degli IP con una loro separazione istituzionale dagli IT nelle realtà in cui essi istituzionalmente convivono.
• Non pare chiaro come le Regioni possano sovrapporre al quadro di indirizzo degli IP statali loro corsi di qualifica di durata inferiore ai cinque anni (se vedano le esperienze di Lombardia e Trentino).
• Preoccupa la mancanza di una politica di rilancio dell'Istruzione Professionale in particolare nelle regioni del meridione, mentre si rischia una “regionalizzazione di fatto” degli IP in alcune regioni del Nord.
• Se pare positivo l'allungamento del ciclo di studi degli IP con l'eliminazione del diploma di qualifica, ciò può diventare paradossalmente un elemento negativo in mancanza di un ampio progetto nazionale di rilancio e valorizzazione dell'Istruzione Professionale spostando una parte della futura utenza verso gli Istituti Tecnici già strutturati su cinque anni o su altre offerte con qualifiche inferiori gestite dalle regioni.
Abbiamo ancora una volta ribadito le nostre perplessità circa un pervasivo atteggiamento acritico, che accomuna confederali, ANP e MIUR, sulla scuola delle “competenze” quando non è ancora chiaro e definito quali saranno nello specifico quelle previste in entrata e in uscita per i futuri licei e per l'istruzione tecnica e professionale. In particolare appare bizzarro continuare a parlare di didattica laboratoriale per tutte le discipline di fronte all'incremento costante degli allievi per classe e all'aumentata presenza di studenti stranieri.
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Messaggio  BigLebowski Mer Nov 19, 2008 9:23 pm

Oggi c'era una riunione del coordinamento docenti delle scuole di Palermo contro la 133 presso la scuola Almeyda
Un c***o di consiglio di classe protrattosi alle lunghe mi ha fatto mancare la riunione.

Metto qui il link del gruppo di docenti che serve a vedere e partecipare alle discussioni aperte. Contribuirà a tenerci informati.

http://groups.google.it/group/coordinamento_docenti_scuole_palermo?hl=it

A scuola abbiamo fatto assemblea per cercare forme di protesta condivise in vista dei decreti applicativi della legge. Pr la settimana prossima si concretizzeranno delle iniziative. Vi terrò informati.

Il 12 dicembre ci saranno due scioperi indetti da cgil e dai sindacati di base (cobas etc)
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Messaggio  Fily Gio Nov 20, 2008 12:40 am

Nella mia scuola è passata una circolare che invita i docenti di ruolo a presentare la tabella dei titoli per creare una graduatoria di istituto con un elenco dei possibili docenti in soprannumero...
Pessima notizia!!!
Problemi seri per i docenti di ruolo... figurarsi per noi precari!!!
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Messaggio  memole Gio Nov 20, 2008 10:37 pm

L'ho già scritto che sul sito della cgil (nonchè sulla bacheca della nostra scuola, Fily Wink ) c'è una simulazione del numero delle supplenze annuali in meno che si prevedono per l'anno prossimo?
E' un documento molto interessante che tiene conto del numero dei soprannumerari, dei posti vacanti per i pensionamenti, etc...regione per regione, provincia per provincia...
Volete sapere di che morte dobbiamo morire noi della scuola media? Si prevedono 338 supplenze annuali in meno solo su Palermo per tutte le classi di concorso...mica male...
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Messaggio  BigLebowski Sab Nov 22, 2008 6:25 pm

Avevo già letto nella bacheca della Boccone il documento a cui ti riferisci Memole...
non mi convince per niente! E non mi convincono gli rsu della scuola, dai quali mi sarei aspettato un atteggiamento molto più battagliero.
Quando ho chiesto in base a quali criteri si fosse giunti alla cifra di 338 (solo per la secondaria di primo grado, e per tutte le classi di abilitazione) non mi hanno saputo spiegare bene... o forse non li capisco io.
Martedì 25 nella mia scuola si riunirà l'assemblea d'Istituto. In quella sede si proporranno iniziative da sottoporre al collegio docenti della stessa scuola che si riunirà nel pomeriggio di mercoledì 26.
Io ho la percezione che quello che si profila è un disastro. I tagli sono pesantissimi e temo che per noi insegnanti-non di ruolo significhino solo DISOCCUPAZIONE.

In altre occasioni ho avuto modo di esprimere tutto il mio dissenso per questo governo... oggi non posso che ribadirlo con maggiore fermezza ed energia.
Comunque, volendo evitare di ripetere cose già dette, mi limito a segnalare le prossime iniziative del coordinamento docenti scuole Palermo (del quale riporto nuovamente il link al sito http://groups.google.it/group/coordinamento_docenti_scuole_palermo/topics?hl=it ) e a ribadire che sarò presente tutte le volte che gli impegni lo permetteranno e che spero ci si possa incontrare numerosi in quelle sedi.

Calendario delle iniziative di protesta contro la distruzione della scuola
• Dal 24 al 26 novembre dalle16:00 alle 20:00 a Piazza Indipendenza sit-in
• 28 novembre notte bianca nel quartiere Zisa-Noce. Un corteo partirà da p.zza Principe di Camporeale, attraverserà le vie del quartiere e terminerà in piazza con uno spettacolo
• 29 novembre ore 16.00 manifestazione nazionale del mondo della scuola concentramento a P.zza Croci
• 12 dicembre manifestazione nazionale comparto scuola
• 16 dicembre No Gelmini No Aprea day


Segnalo inoltre che per il 25 lo stesso coordinamento sta provando a riunire al Pio La Torre (dalle 10:00 alle 14:00) un'assemblea di RSU della scuola per poter discutere delle iniziative di protesta e della diffusione di informazioni nelle scuole. Dal loro sito apprendo che le organizzazioni sindacali stanno boicottando l'incontro e hanno fissato al giorno seguente (mercoledì 26) una riunione per i loro RSU.
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